Ciao a tutti.
Questa mail è per comunicare a tutti qual è al momento la situazione a Milano per la questione oh-bej oh-bej.
La riflessione che abbiamo fatto è che la fiera degli oh-bej oh-bej è stata per molto tempo un’occasione di vendita per molti autoproduttori e artigiani, ma anche una sorta di “posto liberato”, una possibilità di incontro e confronto per molte persone, uno spazio della città aperto allo scambio. Dopo lo spostamento dal suo luogo storico la fiera ha perso molte di queste caratteristiche, e lo scorso anno non si è neanche riusciti a farla, perché il Comune attraverso le forze dell’ordine ne ha di fatto impedito lo svolgimento.
Alcuni di noi si trovati l’anno scorso nel luogo della fiera e hanno provato a fare qualcosa: incontri con il Comune, presidi, petizioni. Non eravamo molti ma abbiamo provato a tener viva quella tradizione, non siamo riusciti tuttavia ad ottenere uno spazio per fare la fiera.
Pare però che la battaglia che abbiamo fatto abbia aperto una possibilità, è quello che vi raccontiamo e questa mail e che vorremmo quest’anno provare a giocarci.
La settimana scorsa alcune delle persone presenti lo scorso anno nei giorni della fiera sono state contattate dall’ufficio commercio del Comune di Milano, che ha chiesto un incontro.
Siamo andati a sentire e ci hanno fatto una proposta: loro possono autorizzare una manifestazione temporanea a un’associazione senza fini di lucro in uno spazio pubblico.
Quello che chiedono è che costituiamo un’associazione e chiediamo la possibilità di fare l’iniziativa. Secondo le regole del Commercio possono in questo caso essere autorizzati a vendere tutti coloro che, soci dell’associazione, mandano una autocertificazione (il modulo si scarica dal sito del comune) come venditori di prodotti dell’ingegno, e una richiesta di vendita sul suolo pubblico. Serve fotocopia del documento, non servono licenze di vendita, non sarà necessario fare scontrini o simili.
Il Comune propone il Cavalcavia Bussa come luogo per la fiera. E’ il ponte che passa sopra la stazione Garibaldi, via Quadrio angolo Borsieri, dove si è svolto Rebelot. E’ un posto molto grande e lontano dalle abitazioni, tuttavia vicinissimo alla metropolitana linea 2 Garibaldi, quindi facile da raggiungere.
A noi è sembrata una buona possibilità. Questo considerando il fatto che lo scorso anno non siamo riusciti, nonostante gli sforzi di alcuni, ad ottenere nulla.
E’ ovvio che non è la fiera abusiva che tutti ci ricordiamo con molto affetto, ma è anche abbastanza evidente che al momento non abbiamo altre possibilità di fare la fiera.
Sarà possibile vendere con autorizzazione autoproduzioni, oggetti usati, minutaglia. Non sarà possibile registrare e autorizzare venditori ambulanti di oggetti “normali” né sarà possibile vendere cibo o bibite, salvo persone con licenza e iscrizione al REC.
Ora i prossimi passi che faremo sono: 1 - costituire l’associazione. 2 - Fare la richiesta di occupazione di suolo pubblico per i giorni 5, 6, 7 e 8 dicembre sul cavalcavia Bussa. 3 - Raccogliere i nominativi e la documentazione di coloro che vorranno registrarsi per la fiera, in possesso dei requisiti di cui sopra. 4 - Iniziare a organizzare il tutto e ad avviare strumenti di comunicazione per far sapere alla gente che la parte degli abusivi degli oh-bej oh-bej sarà sul Cavalcavia Bussa.
Chiunque voglia partecipare a questo progetto può contattarci e iscriversi. Potete contattarci anche se avete domande o dubbi.
L’accordo con il Comune è che l’associazione non risponde dal punto di vista legale/amministrativo di eventuali altre persone che dovessero presentarsi, montare un banco, vendere oggetti non autorizzati o simili. Come sempre ognuno risponde di se stesso e del proprio banco, tenendo presente che ci saranno dei posti assegnati dall’associazione a chi vorrà iscriversi e partecipare al progetto.
Iscriversi e partecipare significa infatti contribuire alle spese per il suolo (circa 20 € al giorno per ogni banco), di promozione per flyer o altri strumenti “pubblicitari”, per la corrente se si deciderà di utilizzare la corrente pubblica e quindi di fare un allaccio al cabina A2A, per i bagni chimici ecc... A chi deciderà di partecipare verrà quindi assegnato un posto che non dovrà essere occupato da altri.
Con molte difficoltà stiamo cercando di rimettere in piedi la fiera, provando a recuperarne lo spirito originario e tenendo conto degli attuali rapporti di forza nella nostra città. Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti coloro che vorranno partecipare a questo progetto. Potete contattarci per partecipare al progetto ma anche se avete dei dubbi o delle domande che questa mail non chiarisce in modo esplicito, ma preferiremmo vedervi alle assemblee che stiamo iniziando a fare per organizzarci.
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